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Silvia Pasello

Inizia la formazione come attrice al Teatro Nucleo di Ferrara. Nel 1980 fa parte del progetto biennale di ricerca L’eresia del teatro: Stanislawskij, organizzato dal C.S.R.T. di Pontedera, che apre adincontri con maestri di diverse tradizioni, come Jerzj Sthur, Marisa Fabbri, Ingemar Lindh, Ryzard Cieslak. Segue il lavoro di Lindh con una serie di dimostrazioni di lavoro in Italia e negli USA.

Come attrice ha lavorato, tra gli altri, con Roberto Bacci, Alfonso Santagata, Thierry Salmon, Raul Ruiz, Gerald Thomas, Celina Sodrè, Carmelo Bene, Chiara Guidi e Romeo Castellucci, Valentina Capone, Luisa Pasello e Virgilio Sieni.

Nel 1986 riceve il Premio Ubu, con la sorella Luisa, per l’interpretazione di A. da Agata, regia di Thierry Salmon; nel 1990 il Premio Eleonora Duse per La mite; nel 1997 di nuovo il Premio Ubu per Macbeth Horror Suite per la regia di Carmelo Benee replica l’anno successivo, insieme a tutto il cast femminile di Temiscira 3, diretta nuovamente da Salmon.

Come regista dirige gli spettacoli Family Voices (1994); Senza diritto d’autore(1998); Rut (2002); Il cantico dei cantici (2004); Il Castello (2008); Il vuoto delle cornici e degli specchi (2010) per l’istituto dell’Attore a Rio de Janeiro; KStudio (2010) e L’angelo dell’inverno (2011), ispirato al Canto del cigno di Cechov.

Nel corso degli anni elabora progetti di ricerca e pedagogia teatrale in diversi Paesi del mondo, come Compagnia Laboratorio (dal 1993); Casa Laboratorio (dal 1994); Silvia Pasello con Silvia Pasello insieme a Snejanka Mihaylova (2007); Autoformazione dell’attore con il professor Augusto Timperanza (2008); La voce in ascolto con P. Giacchè (2009).

 

 

 

 

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